L’Associazione passeggeri aerei della Svizzera italiana, ASPASI, ha trasmesso negli scorsi giorni una presa di posizione ai capigruppo in Consiglio comunale a Lugano in vista del dibattito previsto questa sera sul futuro dell’aeroporto.
«Il futuro dello scalo e degli impieghi diretti e indiretti che esso genera è infatti direttamente in mano al legislativo luganese. Dopo la decisione del Gran Consiglio che con una netta maggioranza ha approvato la ricapitalizzazione di LASA – si legge nella nota dell’Associazione – tocca ad esso, quale azionista principale, prendere la decisione chiave per assicurare l’esistenza futura della struttura. Nel loro scritto, i passeggeri della Svizzera italiana si sono astenuti dall’entrare nel merito dei diversi scenari in discussione, ritenendo comunque condivisibile anche un’ipotesi in cui l’ente pubblico non sia direttamente coinvolto nella gestione corrente. La necessità per chi fa affidamento e approfitta di collegamenti aerei da e verso la Svizzera italiana – ma anche per la competitività dell’economia e della cultura ticinesi – riguarda la disponibilità di voli di linea verso Ginevra (città elvetica altrimenti non raggiungibile in un giorno), Zurigo o altri hub europei».
Nella presa di posizione, ASPASI ha quindi invitato i rispettivi gruppi a trovare un compromesso politico per garantire nei prossimi anni un’operatività all’infrastruttura luganese, senza compromettere a priori dell’aviazione di linea, a beneficio dei passeggeri, ma anche dei numerosi posti di lavoro legati direttamente e indirettamente allo scalo.